Biologia | Ambiente
Anna Khijo, 2004 | Breganzona , TI
Questa ricerca esplora l’adattabilità della Spirulina platensis alle condizioni ambientali simulate, soprattutto sulle dinamiche osservate nell’ultimo esperimento condotto. L’obiettivo principale è stato valutare la risposta della Spirulina a variazioni di pressione atmosferica, temperatura, cercando di simulare le condizioni ardue, simili il più possibile a quelli su Marte. Attraverso una serie di esperimenti, è stata condotta un’analisi della Spirulina alle variazioni. I risultati hanno dimostrato una sorprendente resilienza della Spirulina di fronte a tali condizioni estreme, con adattamenti fisiologici e metabolici, suggerendo una capacità di sopravvivere e prosperare in ambienti ostili. Tuttavia, nell’ultimo gruppo dell’esperimento, la Spirulina ha mostrato segni di stress alle temperature basse, come frammentazione e perdita di clorofilla, indicando le sfide nel sopportare temperature basse. Nonostante ciò, ha dimostrato una ottima capacità di ripresa, una volta esposta nuovamente a condizioni normali. Questo studio offre nuove prospettive sulla biologia adattativa della Spirulina in contesti simulati, contribuendo all’apprendimento delle sfide che la vita potrebbe affrontare su altri pianeti e fornendo una base per ulteriori ricerche sulla coltivazione di organismi fotosintetici in ambienti extraterrestri.
Argomento
Il progetto si concentra sull’adattabilità della Spirulina platensis in ambienti ostili simili a quelli di Marte. Analizziamo attraverso una serie di esperimenti la sua resilienza e capacità di sopravvivenza in condizioni caratterizzate da variazioni di pressione atmosferica, temperatura.
Metodologia
Nell’esperimento di 14 giorni sono state introdotte metodologie di misurazione per analizzare la risposta della Spirulina platensis a variazioni ambientali estreme. Dopo la preparazione dei campioni, sono stati suddivisi in tre gruppi distinti e sottoposti a condizioni ambientali differenziate. Tre campioni sottoposti a temperature basse(4°C), altri tre sotto pressione atmosferica bassa (200mBar) e gli ultimi tre con temperatura e pressione ambientali come controllo. La crescita dei campioni è stata monitorata regolarmente, registrando dati relativi a temperatura e a luminosità. Mentre per il cambiamento di densità verrà utilizzato il metodo della disposizione del foglio bianco dietro i campioni.
Risultati
Dopo 14 giorni di esperimento, le culture esposte a condizioni ambientali (con pH 10.5) e quelle a pressione basse (pH 10) hanno evidenziato una significativa crescita rispetto a quella mantenuta nel frigorifero (pH attorno a 8). L’aumento della densità delle prime due colture ha ostacolato la chiara visione del foglio dietro i campioni, suggerendo un tangibile incremento nella densità della coltura. Questo risultato conferma la maggiore difficoltà di sopravvivenza della Spirulina alle temperature basse. Tuttavia, dopo aver lasciato riposare tutti i campioni per 4 giorni, la Spirulina ha mostrato un’impressionante capacità di recupero, ripristinando rapidamente la sua vitalità.
Discussione
L’analisi dei risultati riflette una risposta differenziata della Spirulina platensis alle diverse condizioni ambientali. Sebbene il primo gruppo abbia evidenziato una crescita significativa, confermando l’importanza di condizioni ottimali, il secondo gruppo ha mostrato una sorprendente capacità di adattamento alle basse pressioni, suggerendo una resilienza della Spirulina. Tuttavia, il terzo gruppo ha incontrato maggiori difficoltà a temperature basse, evidenziando la sensibilità della microalga a variazioni estreme. Questi risultati supportano parzialmente l’ipotesi di lavoro, suggerendo ulteriori ricerche per comprendere meglio i limiti della crescita della Spirulina.
Conclusioni
La ricerca ha confermato la robustezza della Spirulina platensis in risposta a variazioni ambientali estreme di pressione e temperatura, sottolineando la sua straordinaria resilienza. Sebbene le basse temperature rappresentino una sfida, la Spirulina dimostra una notevole capacità di ripresa. I risultati forniscono una base solida per ulteriori indagini sull’ottimizzazione delle condizioni di coltivazione.
Valutazione del lavoro espressa dall’esperto
Dr. Nicola Storelli
Il lavoro presentato sulla Spirulina: Una Speranza per la Vita su Marte? offre un’analisi interessante sulla possibilità di questa alga di sopravvivere a condizioni estreme di temperatura e pressione atmosferica. Attraverso un approccio sperimentale e una ricerca accurata, la candidata delinea in modo chiaro che la Spirulina platensis può proliferare senza grosse problematiche a condizioni di pressione atmosferica ridotte e sopravvivere a basse temperature (4C°). Il lavoro proposto può quindi rappresentare un buon punto di partenza per la selezione di un organismo in grado di sopravvivere in altri ambienti estremi durante l’esplorazione di nuovi pianeti.
Menzione:
buono
Liceo cantonale di Lugano 2, Lugano-Savosa
Docente: Prof. Yuri Malagutti