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Alicia Gambino, 2004 | Agno, TI
Il presente lavoro è dedicato al tema della religione in Gaspara Stampa (1523-1554). La prima parte, di carattere compilativo, propone una contestualizzazione storica della poetessa e della sua opera. La seconda parte, attraverso un lavoro di analisi e commento di diversi componimenti, porta alla luce le caratteristiche e le particolarità del tema religioso presente in Gaspara Stampa. Infine, nelle conclusioni, ho approfondito la delicata questione dell’ordinamento dei testi all’interno dell’edizione cinquecentesca delle Rime (stampata a Venezia nel 1554 dal tipografo Plinio Pietrasanta).
Argomento
Il mio lavoro evidenzia le peculiarità del trattamento del tema della spiritualità nelle Rime di Gaspara Stampa, poetessa rinascimentale, nata a Padova e vissuta a Venezia. La scelta di concentrarmi sulle rime spirituali ha varie ragioni. Dapprima, mi interessava sondare il possibile contrasto fra la fede e la posizione che Gaspara Stampa occupava nella società. La vita della poetessa mal si conciliava con gli ‘schemi’ di una vita vissuta all’insegna della fede. La Stampa mai giunse a nozze, ma diede comunque alla luce due figlie, e questo già ci suggerisce che condusse la sua esistenza con una maggiore libertà di costumi rispetto a una classica donna del Cinquecento. Rimane poi in sospeso la questione della sua attività di cortesana, che, fosse confermata, sarebbe un ulteriore fattore che la distanzia dalla religiosità. Inoltre, ho scelto il tema della religione, e solo della religione, in quanto fin troppo spesso ci si concentra esclusivamente sulla figura dell’amato, Collaltino di Collalto, che gioca un ruolo anche nei componimenti da me selezionati, ma molto minore: in questo modo, ho permesso alla Stampa e ad altre figure di donna che le sono state vicine di essere per una volta le uniche protagoniste.
Metodologia
In primo luogo, mi sono occupata di redigere dei capitoli di carattere compilativo, per collocare meglio nel suo contesto storico l’autrice, la sua opera, la sua rete di contatti e la sua epoca, gli anni centrali del Millecinquecento e il periodo della Controriforma. Secondariamente, ho invece svolto un’analisi e commento di diversi componimenti inerenti al tema della spiritualità.
Le edizioni moderne delle rime sono state poi comparate con l’edizione del 1554, per stabilire le divergenze nell’ordinamento dei testi.
Risultati
Nel mio lavoro ho individuato tre sfumature del tema della religione nella poesia di Gaspara Stampa: la religione nelle rime per Collaltino, le rime in lode e in ricordo di una monaca, e le rime di pentimento religioso. Inoltre, ho saputo rilevare e interpretare le differenze di ordinamento tra le edizioni moderne e quella del 1554.
Discussione
Nei sonetti dedicati all’«antico amor» (Collaltino, come definito dalla Stampa), si è notata una evoluzione negativa del sentimento nei confronti di Collaltino e una ‘crepa’ nella fiducia nel valore salvifico della fede: la poetessa giunge infatti a prediligere la ragione alla fede dopo la rottura con l’amato. Nei sonetti per la monaca, la donna viene elevata a motivo di orgoglio per l’intero genere femminile e paragonata a un santo. La superiorità dello stato monastico, per il suo essere ‘protetto’ dai peccati e dalle insidie del mondo secolare, è affermata con forza, e la poetessa si sente ispirata da questo nobile esempio. Nei sonetti di pentimento, Gaspara esprime un forte senso di colpa per l’amore tutto terreno riservato a Collaltino, che si abbina all’esaltazione della bontà del Signore e a preghiere affinché egli possa concederle la salvezza eterna. Riguardo all’ordine dei testi nelle Rime, confrontando l’edizione del 1913 e quella del 1554, ho riscontrato importanti modifiche d’ordine. Salza pone i componimenti religiosi alla fine, donando al canzoniere un assetto troppo in linea con il percorso in sequenza di amore, pentimento, e redenzione riscontrabile nel canzoniere di Petrarca. La storia personale dell’autrice viene così fraintesa, e si rischia di limitare, con operazioni filologiche arbitrarie, anche la sua originalità come poetessa.
Conclusioni
Gaspara Stampa è stata una donna esaltata come scrittrice in maniera non consueta per la società cinquecentesca. Rimane però ancora oggi una figura misteriosa, dati i buchi nella sua biografia e le incongruenze d’ordinamento tra le edizioni. Potenzialmente si potrebbero fare ulteriori passi proprio su questo fronte, cercando di comprendere maggiormente le influenze subite dagli autori a lei più vicini e da altri vissuti nella sua epoca, riuscendo così a stabilire quale di queste proposte d’ordinamento possa essere la più adatta.
Valutazione del lavoro espressa dall’esperto
Edoardo Simonato
Il lavoro colpisce innanzitutto per la forte personalità nella scelta del tema. La poesia religiosa del Cinquecento è infatti di grande interesse, ma è piuttosto trascurata negli studi non universitari. La candidata, facendo tesoro di spunti raccolti a scuola, si è mossa in maniera originale, dimostrandosi una lettrice sensibile e appassionata. L’appofondimento su Gaspara Stampa è stato un primo affondo sull’importanza, per la vita e i testi della poetessa, della teologia protestante e di esperienze semi-ereticali: un risultato degno di interesse di per sé e per future prospettive di ricerca.
Menzione:
eccellente
Sonderpreis «International Expo-Sciences Luxembourg» gestiftet von der SJf-Trägerschaft
Liceo cantonale di Lugano 2, Lugano-Savosa
Docente: Sara Pacaccio